Il Musil è un sistema museale dedicato alla storia dell'industrializzazione dell’area bresciana come un percorso di ricostruzione storica dei processi economici e culturali che hanno coinvolto il territorio.
Raccoglie una grande varietà di documentazioni e collezioni, organizzati concettualmente in tematismi, delle Fondazioni Luigi Micheletti e Civiltà Bresciana, che sono promotrici del Museo stesso.
Cronologicamente si concentra sugli ultimi due secoli, dalla prima industrializzazione alla modernizzazione, fino ai traguardi attuali dell’innovazione tecnologica, attraverso un patrimonio di macchine, filmati e fotografie che documentano e ricostruiscono la storia di un sistema locale a valenza europea.
Comprende 4 poli museali distribuiti nel territorio:
- il Museo dell’energia idroelettrica, a Cadegolo in Valcamonica, dedicato al tema dell’energia e dell’ambiente fondamentale per lo sviluppo dell’industria. Ubicato nella ex centrale di epoca novecentesca che sfruttava le acque del fiume Oglio. Un museo dell’acqua con esposizione e videoproiezioni sulla trasformazione di questo elemento naturale in energia;
- il Museo del ferro, alle porte di Brescia verso la direttrice che porta alla Valtrompia, in un’antica fucina bresciana integralmente conservata e destinata a far rivivere una sapienza artigianale alla base dello sviluppi metallurgico e siderurgico dell’industria locale;
- la sede centrale, attualmente in fase di costruzione nell'area dell'ex stabilimento Tempini a Brescia con una superficie di oltre 12.000 mq.;
- il Museo dell'industria e del lavoro di Rodengo Saiano, a pochi chilometri da Brescia, su una superficie di circa 4.000 mq espone una collezione di oltre duemila macchine, strumenti e prodotti della storia manifatturiera sia bresciana, con una esposizione permanente dedicata al cinema e alla comunicazione.
La sede di Rodendo Saiano, collocata in un centro commerciale, attualmente rappresenta la struttura principale ed è ospitata in un capannone in calcestruzzo prefabbricato originariamente predisposto per uso commerciale.
L’intervento architettonico si caratterizza di una nuova facciata, in acciaio e vetro, con il grande scaffale che espone alcuni reperti di grosse dimensioni come una “vetrina” e quindi promuove ciò che è custodito all’interno.
Trasformare un accatastamento di materiali, proprio del deposito, in uno spazio funzionale ed estetico efficace è il principio che ha ispirato il progetto. Il magazzino è pensato come una “camera delle meraviglie”, ovvero come uno spazio espositivo che riceve il suo carattere dall’accumulazione e dall’affastellamento, apparentemente caotico, di oggetti disparati
Il piano terra dell’edificio accoglie la Mostra del Cinema e il Magazzino visitabile mentre il piano ammezzato, ambiente aperto dal quale è godibile lo spazio sottostante, accoglie gli uffici, un centro di documentazione e i laboratori.
La sede del museo dell'Industria e del Lavoro di Rodengo Saiano è tra i vincitori dell'InternationalArchitecture Awards 2012, il prestigioso riconoscimento che premia i migliori progetti mondiali nell'ambito dei nuovi edifici, della pianificazione urbana e dell'architettura paesaggistica e d'interni.
L'edizione 2012 del premio, organizzato dallo Chicago Athenaeum e dall'European Center for Architecture Art Design and Urban Studies, ha selezionato 81 progetti in rappresentanza di 28 Paesi.
Location: Rodengo Saiano, Italy Architect: klaus schuwerk, Jan KleihuesProject Manager: Giampiero LagneseProject Team: Claudia Sasso, Paolo CasaburiArea: 4.000 mqClient: Fondazione MusilYear: 2008